Canali Minisiti ECM

Medici allo stremo: nuovo sciopero l'8 e 9 febbraio

Sindacato Redazione DottNet | 18/12/2017 11:50

Sindacati dichiarano guerra: attendono risposte dai ministeri della Salute e della Funzione pubblica

Nuovo stop della Sanità pubblica l'8 ed il 9 febbraio: i medici, veterinari e dirigenti del Servizio sanitario nazionale (Ssn) hanno infatti proclamato un secondo sciopero di 48 ore per quella data, che segue alla protesta del 12 dicembre. I sindacati medici, dunque, insistono sulla linea dura perchè, affermano, la Sanità è "al collasso", senza finanziamenti e con un personale allo stremo e senza contratto da otto anni.    Una 'dichiarazione di guerra', quella dei camici bianchi, che ha l'obiettivo di portare all'attenzione pubblica la situazione "critica" di un Ssn che rischia di "perdere il suo carattere universalistico".

Per questo, afferma Costantino Troise, segretario del maggiore dei sindacati dei medici dirigenti, l'Anaao-Assomed, "la nostra intenzione è quella di accompagnare la campagna elettorale, facendo in modo che i partiti siano costretti a prendere atto della situazione della Sanità, che sta collassando. Non possiamo guardare impotenti e rassegnati al declino del nostro sistema". Nella crisi della sanità, affermano i sindacati, "il lavoro dei professionisti si svaluta sempre di più, tra congelamento dei livelli retributivi e rarefazione delle progressioni di carriere, lavoro notturno ad età sconosciute ad altre categorie e milioni di ore lavorate oltre il debito contrattuale". Dunque, affermano i camici bianchi, "ci aspettiamo dal ministro della Salute non solo la solidarietà di un giorno, ma il fattivo sostegno ai professionisti. E dal ministro della Funzione pubblica un intervento legislativo che sblocchi le nostre risorse accessorie che il suo decreto ha congelato, impedendo, di fatto, ogni margine di sviluppo della carriera dei medici, veterinari e dirigenti sanitari".

pubblicità

E la lotta non finisce qui: "Siamo solo all'inizio della vertenza e in assenza di risposte, promuoveremo altre iniziative di protesta", avvertono le organizzazioni. Ed un grido di allarme arriva anche dal presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini che, in vista dell'approvazione della legge di Bilancio, ha affermato la necessità di finanziare con risorse aggiuntive il Fondo sanitario nazionale. Una richiesta condivisa pure dalla segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino: "Il premier Gentiloni - afferma - ascolti le richieste delle autonomie locali e lavori con il Parlamento per dare quelle risposte che gli operatori e i cittadini attendono". Anche perchè, il confronto del sistema sanitario italiano con quello degli altri paesi è impietoso sotto molti punti di vista.    L'Italia, infatti, spende molto meno degli altri per la Sanità, con un numero di medici inferiore rispetto a molti concorrenti e retribuzioni più basse degli altri. Secondo il rapporto Ocse 'Health at a Glance', infatti, l'Italia ha speso il 9,1% del Pil nel settore sanitario nel 2015, meno della media Ue del 9,9% e molto meno di Germania, Svezia e Francia, che hanno speso circa l'11%.

Commenti

Rispondi
Rispondi

I Correlati

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

"Da algoritmi di Facebook e Instagram rischi per la salute mentale"

L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione

I dati dicono che l’utenza prevalente della RSA è sempre più costituita da anziani over 85 non autosufficienti che necessitano di un’assistenza attenta al profilo clinico e psicologico, soprattutto in termini di contrasto alla solitudine

Ti potrebbero interessare

Quici: "I veri problemi sono legati innanzitutto alla carenza di personale e quindi di chirurghi; c’è il blocco del tetto di spesa sul personale che dura da oltre 20 anni e che ancora non trova una soluzione"

"E' una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro"

Testa: “Tagliare le prescrizioni non è la soluzione per far risparmiare lo stato, anzi, vorrebbe dire meno visite, meno controlli e più patologie nel futuro"

Onotri: "Mentre si esercita una forte pressione sui medici, si concede ai farmacisti di prescrivere analisi a carico del Servizio Sanitario Nazionale in assenza di una qualsiasi indicazione clinica da parte di un medico"

Ultime News

Eleonora Selvi, Presidente Fondazione Longevitas: Il 90 per cento degli adulti è a rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio. La prevenzione vaccinale è investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva

Rimosse 5 combinazioni e aggiunte 4 nuove combinazioni di patogeni resistenti agli antibiotici

Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto